BENEDIZIONE DI UN DECAPITATO - dipinto
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/1m020-00005 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
BENEDIZIONE DI UN DECAPITATO - dipinto
E' ignota la provenienza del dipinto che, in origine, probabilmente faceva pendant con la tela raffigurante il Conforto del condannato, pure appartenente alla collezione dei Musei Civici di Como. Giulio Bora (Bora, 1981) vi ha giustamente individuato l'influenza caravaggesca mediata da Tanzio da Varallo, rintracciando peraltro nei ritratti dei gentiluomini significativi rapporti con l'attivitą incisoria Robert Nanteuil, attivo per la corte sabauda verso il terzo quarto del Seicento. Quest'ultima indicazione concorda con i suggerimenti di Baiocco (Baiocco, 1989), che ha avvicinato la tela comasca all'opera del pittore piemontese Lorenzo Dufour. Il Rovi (Rovi, 1989) ha derivato da quest'ultimo suggerimento un ulteriore stimolo per aprire "qualche prospettiva di ricerca alla luce dell'inventario dei quadri dei Recchi" che, con la loro feconda attivitą, testimoniano la ricchezza dei rapporti intercorrenti tra l'area comasca e il Piemonte sabaudo nel corso del Seicento. Lo stesso studioso ha, inoltre, individuato come possibile committente della tela in esame la confraternita del Crocifisso della chiesa di S. Stefano in Como.
Al centro sta la ghigliottina con il corpo riverso del decapitato. A sinistra un frate francescano dirige il crocifisso verso la testa del morto, stretta per i capelli dal carnefice inginocchiato a terra; a destra un sacerdote benedice il corpo del condannato. Assiste alla scena un serrato gruppo di figure. La figura all'estrema destra reca sul braccio una targa ovale con l'immagine del crocifisso.
1m020-00005
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