SANSONE E DALILA - dipinto

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SANSONE E DALILA - dipinto 
Risulta ignota la provenienza del dipinto, già collocato nel palazzo municipale. Esso raffigura il momento in cui Sansone, risvegliandosi accanto a Dalida, si accorge di avere subito il taglio dei capelli e di avere, di conseguenza, perduto le proprie forze, divenendo preda dei nemici. Dal punto di vista stilistico si colgono nella tela comasca gli echi della pittura del primo Seicento milanese, da Cerano, a Morazzone, a Daniele Crespi, mentre il concitato ritmo compositivo trova maggiore riscontro nelle opere di Giulio Cesare Procaccini. Tuttavia, l'empito decisamente barocco induce a collocare cronologicamente in anni inoltrati del secolo XVII l'opera in esame, che presenta esiti vicini ad alcune opere di Giuseppe Nuvolone (1619-1703), senza tuttavia condividere il carattere soffuso e lievitante della stesura tipica del pittore cremonese (se ne veda, per esempio, la Flagellazione della Pinacoteca di Brera). 
I due protagonisti sono seduti al centro, attorniati da un gruppo di soldati in penombra che si gettano su Sansone. 
1m020-00114 
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