Scena allegorica - ALLEGORIA - disegno
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Scena allegorica - ALLEGORIA - disegno
Scena allegorica
Il soggetto potrebbe essere interpretabile come un'allegoria, anche se la presenza del giovane guerriero e della fanciulla potrebbe far pensare pure ad un tema mitologico. La scena è racchiusa all'interno di un ovale: questo indicherebbe che si tratta di uno studio preparatorio in relazione ad una decorazione, come pare attestare la discreta finitezza del disegno e la curatezza nella resa chiaroscurale evidenziato anche dall'uso della biacca, con il contrasto tra la parte superiore in piena luce e quella inferiore densa di ombre. A tale proposito la critica recente ha evidenziato come la formazione giovanile di Paolo Emilio, di impostazione neoclassica e derivata dal padre Giuseppe attraverso il Pecheux, si evolva negli anni Quaranta ed "anticipa quell'effetto di trapasso dalla lumonosità al buio, artificio che riprenderà in alcune opere monumentali più tarde (cupola della basilica del Santi Maurizio e Lazzaro a Torino)" (Ottocento Italiano, 1991, p. 930), che era stato acquisito attraverso gli studi ed assimilato grazie anche alla predilizione giovanile per i modi raffaelleschi e correggeschi. Negli anni Cinquanta seguono infatti le grandi decorazioni murali commissionate dalla Pubblica Amministrazione e per casa reale, oltre agli incarichi per ornare ed abbellire le chiese cittadine, impostate in ampie composizioni ricche di figure e movimento, e con una calibrata resa luministica.
2o070-00123
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