Scena raffigurante un cortile con figure - Interno - disegno

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Scena raffigurante un cortile con figure - Interno - disegno 
Scena raffigurante un cortile con figure 
Il riferimento a Basoli è dato dubitativamente dallo stesso Lampugnani nel verso del foglio, autore del quale non rivela l'elevata qualità artistica presente nella maggior parte delle opere a lui attribuite. Il confronto con i disegni di scenografia di questo artista, che fu professore di architettura all'Accademia Clementina di Bologna nel 1803, ove ebbe numeosi scolari ed operò assiduamente fornendo le decorazioni per numerosi palazzi in Emilia Romagna (si veda A. M. Matteucci, "I decoratori di formazione bolognese tra '700 e '800. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli", Milano, 2003), quali ad esempio la "Bottega del ciabattino" del Museo Teatrale alla Scala di Milano (n. 2152/XXIX del catalogo) rivela qualche analogia con l'opera in esame per il modo di trattare la decorazione del soffitto e l'edificio porticato scorciato a sinistra, come pure il "Mercato con figure" (n. 2183 del catalogo) per il modo animato di rendere le figurette. La consuetudine con l'allievo Francesco Cocchi (Budrio 1788-1865 Bologna), che lavorò con lui e che divulgò l'opera del maestro attraverso incisioni, potrebbe far pensare ad una riproduzione di un motivo di Basoli prodotto appunto dal Cocchi. 
2o070-00158 
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