. . "Metà scena raffigurante interno magnifico"@it . . . . . . . . . . . "Metà scena raffigurante interno magnifico - Interno - disegno"@it . . . . . . . . "2o070-00161" . "L'impostazione della mezza scena con la zona di portico sul quale si affaccia l'ariosa e agile loggia in cui sottarchi a cassettoni si alternano a volte scompartite da medaglioni, la disposizione dei vasi sulle balaustrate in funzione di raccordo tra i due piani, come pure il segno agile e preciso, l'acquarellatura fluida attestano il riferimento a Galliari documentato anche dall'iscrizione, relativa al direttore del Teatro Regio che compare sul disegno stesso. I contorni netti e precisi, la resa dei volumi accurata e la sobrietà della composizione potrebbero anche far pensare al fratello di Giuseppino, Giovannino (1746-1818), del quale si conservano numerosi disegni ai Musei Civici di Torino, alla Pinacoteca Civica di Bologna, al Museo Teatrale alla Scala di Milano ed a Brera, e del quale si segnala in particolare per le ananlogie, il disegno proveniente dalla Raccolta Dubini di Milano e ora al Museo Civico di Torino esposto nella mostra \"Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna/ 1773 - 1861\" come \"Logge a vista del Tevere negli appartamenti di Vitellia (La clemenza di Tito, Teatro Regio 1798)\" (n. 873 del catalogo). Il riferimento ai Galliari è confermato dalla Viale Ferrero, secondo quanto indicato dal collezionista Lampugnani che lo sottopose alla studiosa il 24/10/1969, come si ricava dall'iscrizione che compare nel supporto."@it . . "2o070-00161" . . . .