Accendino - OGGETTO - scultura

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Accendino - OGGETTO - scultura 
Accendino 
Esemplari simili con analoga funzione sono stati pubblicati in pił occasioni. Se ne elencano alcuni: Brockhaus ed. 1909, p. 14, fig. 11; Jonas 1928, tav. XI, n. 23; Ueda 1954, fig. 101; Meinertzhagen 1956, tav. 19, n. 16; O'Brien 1965, fig. 36; Davey 1974, p. 420, n. 1248, datato 1800 circa; Barker - Smith 1976, n. 394, datato al 1800 circa; Netsuke Myth 1981, n. 102; Arakawa 1995, p. 32; Jirka-Schmitz 2000b, pp. 369-370, nn. 821-823; Hutt 2003, p. 36, fig. 20. 
Scatola in metallo - decorata sul lato inferiore con applicazioni di corolle floreali appaiate - contenente l'esca, l'acciarino e la pietra focaia, nell'insieme detta hiuchi bako, nome che deriva senz'altro dal pił antico hiuchi bukuro, con il quale si intendeva una borsa contenente tutto il necessario per accendere un fuoco. Questo tipo di accendino funzionava premendo un piccolo bottone posto all'esterno della scatoletta, con il quale si attivava una molla; questa innescava un martelletto che accendeva la pietra focaia, le cui scintille si dirigevano verso un materiale infiammabile contenuto in una depressione. 
2o090-00271 
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