"2p020-00176" . . . "Vaso con corpo ovoidale su piede espanso, collo cilindrico terminante con bocca ad orlo estroflesso, ansa piatta, versatoio a cannello cilindrico."@it . . . "2p020-00176" . . . . . "Vaso da farmacia proveniente dalla farmacia Barberis, attiva in Bistagno (Alessandria) dalla prima metà del XIX secolo. L'iscrizione testimonia l'originario contenuto del boccale: un succo a base di indivia. Sotto la base del boccale è dipinto in monocromia turchina su fondo bianco un marchio a forma di tocco, una sorta di berretta senza tesa simile a una corona riservata in origine ai magistrati. Si tratta di un contrassegno comune alle ceramiche liguri, utilizzato dalle manifatture sia di Savona che di Albissola tra il XVI e il XVIII secolo. Esistono diverse varianti della marca, differenti per bottega e periodo: all'originale raffigurazione del berretto a corpo espanso, lievemente appuntito in alto, seguono trasformazioni tipo corona dogale o regia. Il contrassegno è usato come marca dai Conrado, dai Guidobono, dai Marchiano, dai Palmarino e dai Rubatto. In questo caso il marchio simile a una corona accompagnato in alto da un astro fa pensare alla famiglia dei Conrado di Albissola, i quali usavano marchiare le loro ceramiche con un tocco a forma di corona regale con un o più astri soprastanti. La tipologia decorativa comunemente chiamata a \"scenografia barocca\" si diffonde a partire dalla metà del XVII secolo, periodo in cui sui vasi di manifattura ligure si cominciano a riprodurre non solo elementi vegetali e animali, ma anche figure (putti, personaggi storici, mitoligici, biblici...) incornciate entro sfondi paesaggistici con cieli solcati da nuvole in cui compaiono anche elementi architettonici (ville, castelli...)."@it . . . . . "boccale"@it . . . . . . . . .