adorazione del vitello d'oro - dipinto murale
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/2p030-00120 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
adorazione del vitello d'oro - dipinto murale
La Camera del letto giallo č percorsa da una finta cornice architettonica che corre in modo continuo per tutte e quattro le pareti. Si staglia su un fondo grigio in cui risaltano gli illusionistici elementi architettonici in tonalitą pił chiara. Ogni fascia si caratterizza per una cornice mistilinea centrale che racchiude un episodio della Vita di Mosč e due putti che si dispongono lateralmente alla stessa con atteggiamenti diversi. Ogni angolo č invece sottolineato da una cornice architettonica con evidenti anse laterali su cui spicca, su fondo giallo, un mascherone dipinto in azzurro. Sulla parere destra, vi si trova il tema della Adorazione del vitello d'oro, caratterizzata da una tavolozza con cromia chiara e delicata, lievi sfumature e sottili passaggi chiaroscurali. Si veda, ad esempio, il manto rosa del sacerdote in primo piano, dai sottili trapassi chiaroscurali, i bianchi tocchi di luce, messi ulteriormente in risalto dal verde dell'abito sottostante. A sinistra, posizionata come una sorta di quinta scenografica, una giovane donna dalla luminosa veste bianca sormontata da un manto giallo, si volge verso l'osservatore, tramite tra lo spazio dipinto e quello reale attraverso l'espediente di far uscire il piede dalla cornice architettonica. Sullo sfondo si dispiegano figure danzanti al suono della tromba e del tamburello, che sembrano richiamare i movimenti delle Muse nell'edicola del giardino. A sinistra, esterno alla raffigurazione centrale, un putto dipinto in ocra con sottili rialzi in bianco, visto frontalmente e circondato da un serto di fiori dai vivaci colori, mentre a destra č raffigurato con una leggera torsione. I due mazzi di fiori laterali sono diposti come ghirlande, poichč un ramo con foglie si collega con la voluta a ricciolo della conchiglia del mascherone, dando appunto l'idea di continuitą. Si evidenzia, inoltre, come l'uso profano di temi sacri sia piuttosto caratteristico, nella Lombardia settecentesca: in questo caso vengono privati della loro carica profetica e si riducono a gradevoli digressioni quali exempla su cui meditare nell'intimitą di un ambiente a carattere privato. La qualitą non sempre continua fa propendere per un massiccio intervento di aiuti del maestro Ronchelli. Si ritiene che questo nuovo intervento decorativo sia stato promosso da Giuseppe II Della Porta, da un lato per porre riparo ai disastri dell'alluvisone del 1755, dall'altro per la volontą di rinnovare la villa alla luce delle novitą milanesi. L'autore fu allievo di Francesco Mancini a Roma, per poi diventarlo del Magatti al suo ritorno in patria. Il suo linguaggio si caratterizza per una oscillazione tra suggestioni barocchette desunte dal Magatti, riconoscibili nella scioltezza dell'assetto compositivo e nella morbidezza di modellato della figura, qua e lą interrotte da rigidezze caratteristiche da un fare pił pesante e con anticipazioni neoclassiche, riconoscibili soprattutto nelle architetture.
2p030-00120
2p030-00120