scrivania

https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/2p030-06374 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>

scrivania 
Nei primi anni del secolo XIX, quando i Lorena dovettero lasciare la Toscana all¿occupazione francese, il gusto degli arredi guardò agli stili francesi dell¿epoca (Direttorio e Impero). Ne è l¿esempio più cospicuo per qualità e ricchezza il massimo palazzo fiorentino, sede dei governi, palazzo Pitti. Vi lavora uno dei più insigni ebanisti toscani del momento, Giovanni Socci. Eseguì tra l¿altro per Elisa Baciocchi (sorella di Napoleone, granduchessa di Toscana) due sécretaires da viaggio regalati poi a Bonaparte stesso e dei quali uno oggi si trova nel Garde Meuble parigino, l¿altro, insieme a una replica, nello stesso palazzo Pitti (descrizione di quello di palazzzo Pitti: Si apre scorrendo su rotaie a rullo e rivela scrivania con poggiamano in cuoio verde rialzabile a leggio e ai lati cassette per incartamenti e scansie con palchetti e cassetta. All¿interno i nomi di artista e commissionario: "Gio. Socci Ebanista eseguì - Gio. Poggi primo Guardaroba - Ordinò Anno 1807 -Firenze") Il pezzo della Villa è dei Socci, probabilmente più tardo di quello citato nel testo. 
Scrivania da centro di forma ovale con cassa in mogano, ripiano apribile con meccanismo centrale che alza all'interno un piano a leggio; ai lati due cassetti segreti, sedia incorporata nel mobile, sei supporti a sciabola con piedi a zampa di leone, decori a mascheroni. 
2p030-06374 
2p030-06374 

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