Scodelle e genziane (La cucina) - stoviglie - dipinto
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Scodelle e genziane (La cucina) - stoviglie - dipinto
Scodelle e genziane (La cucina)
Il dipinto raffigura una natura morta composta da cinque scodelle bianche, su di un panno giallo appoggiato su un pezzo, di stoffa o di carta, che finge un letto di foglie di genziana. Firmato in basso a sinistra, l'opera venne eseguita da Casorati tra 1959-1960. Venduta da Pompeo Borra il 22 gennaio 1960, confluì nella collezione di Edoardo Piccitto, noto commercialista di Milano. Alla sua morte il dipinto di Casorati passò nella collezione della figlia Wanda Piccitto Galtrucco, ambasciatrice della maison Versace, la quale diede vita a una cospicua collezione nell'appartamento di via dell'Annunciata, arricchita dalle sue acquisizioni nei numerosi viaggi. Pur trattandosi di una natura morta di stoviglie, quindi immediatamente riconducibile a un'idea di convivialità, l'opera - anche a causa del suo punto di vista a volo di uccello e quindi rialzato e deformante - è estremamente silenziosa e impenetrabile. È tipico del Realismo Magico di Casorati la presenza di oggetti noti e famigliari che sono però accostati gli uni agli altri a creare situazioni indesiderabili o spazi inabitabili. L'opera risulta così carica di attesa, mentre le scodelle vuote aspettano di essere riempite per generare una nuova narrazione altrimenti impossibile.
Olio su tela con scodelle entro cornice del XVII secolo in legno intagliato e dorato di manifattura emiliana.
2p040-06478
2p040-06478