Compenetrazione iridescente - motivi decorativi geometrici - disegno

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Compenetrazione iridescente - motivi decorativi geometrici - disegno 
Compenetrazione iridescente 
Il 1912 rappresenta per Giacomo Balla un anno cruciale: è appena arrivato l'atteso riconoscimento pubblico delle sue prime opere in stile divisionista ma Balla sta già cercando nuove forme espressive dopo l'incontro con i Futuristi. Molti degli acquerelli riconducibili, come quello donato al FAI da Claudia Gian Ferrari, alle "Compenetrazioni iridescenti" risalgono a quest'anno e in particolare al soggiorno a Düsseldorf. L'artista era stato invitato qui dalla sua ex allieva Margherita Speyer e dal marito Arthur Löwenstein per decorare alcuni ambienti della loro villa. Le Compenetrazioni non sarebbero forse nate come elemento a se stante ma come, nelle sue stesse parole, "un tipo di iride", un "iriduccio", dovuto "ad un¿infinità di prove e riprove" che "altri cambiamenti porterà nella mia pittura tale studio e l¿iride potrà mediante l¿osservazione del vero avere o dare infinità di sensazioni di colori...". Lo studio del movimento come prolungamento della luce indirizzera infatti Balla verso un linguaggio sempre più asptratto, a tal punto che, nel 1913, l'artista metterà all¿asta tutti i suoi quadri figurativi dichiarando la propria stessa morte: "Balla è morto, qui si vendono le opere del fu Balla", nascerà da qui Futurballa. 
Motivi decorativi geometrici a nastro disegnati a matita e acquerello su carta. 
2p100-01083 
2p100-01083 

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