Natura morta||Natura morta con bottiglie e vasi - natura morta con bottiglie e vasi - dipinto
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Natura morta||Natura morta con bottiglie e vasi - natura morta con bottiglie e vasi - dipinto
Natura morta||Natura morta con bottiglie e vasi
Le due opere donate al FAI da Claudia Gian Ferrari ci raccontano due diverse possibilità pittoriche, come afferma Morandi stesso "mi ci vorrebbero due vite per dipingere a modo le mie bottiglie". La sua produzione artistica si gioca, con rarissime eccezioni, su due soli temi: la natura morta e il paesaggio. Dipingendo nell¿arco della sua carriera più di mille nature morte con "zavagli", i piccoli oggetti quotidiani della casa così definiti in dialetto bolognese, Morandi segue innanzitutto la lezione di Cezanne e torna a dipingere sempre lo stesso soggetto: la novità - cara a qualsiasi artista - non è per lui nel soggetto ma nelle infinite possibilità pittoriche di rappresentarlo. Questa natura morta, dipinta nel 1938, viene concepita in un anno di svolta: la composizione è formalmente ordinata, i colori sono diversi e armoniosamente alternati, i rossi segnano un ritmo mentre i bianchi alleggeriscono l'insieme e il blu segna l'unico punto orizzontale dell'insieme, le forme sono chiuse e marcate, le pennellate sono pacate e solo parzialmente visibili. L'insieme comunica così una certa stabilità, certamente un momento di ripartenza nella produzione dell'artista.
Natura morta con bottiglie, vasi e oggetti contenitori in olio su tela.
2p100-01096
2p100-01096