Studio per la sala P della mostra della rivoluzione fascista||Studio per la sala Q - studio per allestimento espositivo - disegno
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Studio per la sala P della mostra della rivoluzione fascista||Studio per la sala Q - studio per allestimento espositivo - disegno
Studio per la sala P della mostra della rivoluzione fascista||Studio per la sala Q
Lo studio di Sironi donato al FAI da Claudia Gian Ferrari è riconducibile all'allestimento della "Mostra della Rivoluzione Fascista" inaugurata a Roma a Palazzo delle Esposizioni nel 1932, dichiarata permanente dallo stesso Mussolini nel 1933 e successivamente rielaborata nel '37 e nel '42. Pensata su diciannove sale tematiche nel solo primo piano organizzate cronologicamente dalla A alla U è stata la mostra, la più vista di tutto il secolo, con più di quattro milioni di visitatori, la più grande "fabbrica dello spettacolo fascista". Ogni sala venne affidata a uno dei maggiori artisti e architetti del regime, a Sironi - che pur era alla sua prima esperienza architettonica completamente autonoma - toccarono quattro delle sale più importanti: le sale P e Q, il Salone d'Onore e la Galleria dei Fasci. Gli studi preparatori per definire l'allestimento museografico sono numerosi, pur mantenendo la personalità di ciascuno gli artisti dovevano infatti attenersi a una serie di elementi per garantire la coerenza dell'insieme: vetrine, cimeli, scritte a parete, immagini
vimentate da
presente tra inni e registrazioni. Lo scopo era di immergere i visitatori in un'esperienza indimenticabile, l'opera d'arte totale tanto sognata dalle avanguardie storiche di inizio secolo. Il disegno in oggetto presenta uno studio per la sala P dedicata alla "Marcia su Roma". Lo studio risale probabilmente a una primissima idea progettuale, distante dalla soluzione finale: una vetrina attorno a cui far girare il percorso di visita con alle pareti due camicie nere, elemento che rispetto alle soluzioni finali sembrerebbe avvicinare questo studio alla sala adiacente nonostante l'iscrizione presente. L'aereoplano sulla sinistra, anch'esso non presente nell'allestimento finale, si riferisce alle traversate di Italo Balbo, allora Ministo dell'Aviazione, insistendo quindi sull'aviazione, uno dei temi più cavalcati dalla propaganda fascista.
Studio per allestimento museale in tempera e matita e tempera su carta riportata su tela.
2p100-01117
2p100-01117