Cristo coronato di spine - dipinto

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Cristo coronato di spine - dipinto 
Attribuito da Terraroli a un pittore bresciano della fine del XVII secolo, questo piccolo dipinto - entrato in Pinacoteca grazie al lascito di Marianna Rota nel 1926 - non sembra, al contrario, mostrare elementi stilistici che possano farlo assegnare all'area indicata a causa dello stato di conservazione non ottimale e della qualità pittorica che lo fa segnalare come opera uscita dal pennello di un artista non molto dotato. Per questo l'ipotesi avanzata ancora da Terraroli che l'opera, di destinazione devozionale, facesse parte di una struttura più ampia (un confessionale o un inginocchiatoio) non pare peregrina. Il dipinto è oggi dotato di una sontuosa cornice intagliata e purtroppo deturpata da una totale ridipintura a porporina che rende difficilmente giudicabile sia lo stato di conservazione sia la qualità dell'intaglio. Simile, seppur di formato più ridotto, a quella che incornicia il dipinto raffigurante la Vergine con il Bambino e san Giovannino (inv. n. D00011), è forse attribuibile al clarense Orazio Olmi che qui mostra di aver assorbito i caratteri dell'ultima attività di Giacomo Faustini e di averla riletta secondo un sentimento di più pausata e simmetrica classicità. 
Cristo è raffigurato a mezzo busto, incoronato di spine e con un mantello porpora sulle spalle. 
3y010-00012 
3y010-00012 

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