San Bernardino da Siena - dipinto

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San Bernardino da Siena - dipinto 
Il dipinto aveva subito un primo restauro in occasione dello strappo, compiuto da Giuseppe Riva nel 1910. L'affresco, insieme ad altri due oggi in Pinacoteca Repossi, inventariati con i numeri D00024 e D00025, proviene dalla chiesa clarense dedicata ai Santi Gervasio e Protasio. Il recente restauro ha messo in luce i gravissimi problemi conservativi che interessano l'opera e che furono con ogni probabilità acuiti dalla non perfetta riuscita dello strappo d'inizio secolo. La figura del santo è oggi poco leggibile soprattutto nella porzione che interessa il viso e buona parte dello sfondo, ma l'insieme, seppur deperito e frusto, lascia intendere la qualità originaria del dipinto e la soda monumentalità che doveva governarlo. Più che nell'affresco raffigurante il Santo taumaturgo, in questo si notano interessanti brani pittorici di raffinata eleganza che, più che alla scuola dei pittori bergamaschi del periodo, come sostiene Terraroli (1991, p. 24), sembrano rivolgersi agli interpreti della pittura bresciana di fine secolo, soprattutto nell'ambito della vasta produzione legata a Paolo da Caylina il giovane i cui tratti di arcaicità sono ben visibili anche in questo dipinto e che hanno puntuali riscontri formali in alcuni degli affreschi attribuiti al maestro nella chiesa della Mitra di Nave. 
Al centro del campo pittorico, leggermente spostato verso destra e rivolto verso sinistra, si trova san Bernardino da Siena vestito con il saio e reggente nella mano sinistra un libro aperto, mentre nella mano destra il monogramma di Cristo raggiato, tradizionale attributo del Santo. 
3y010-00024 
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