Ritratto di papa Gregorio XVI - dipinto

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Ritratto di papa Gregorio XVI - dipinto 
L'impostazione ufficiale del dipinto lascia pensare a un prodotto di routine realizzato da un artista romano del secondo quarto del XIX secolo. Nulla si conosce di come l'opera sia giunta in Pinacoteca Repossi, tuttavia è da escludere l'ipotesi proposta da Terraroli (1991, p. 47) che si tratti di un dono fatto a Stefano Antonio Morcelli "per ricordare il papa che in qualche modo lo aveva protetto e che apprezzava il suo lavoro di epigrafista" perché Mauro Cappellari della Colomba (Belluno 1765-Roma 1846) divenne papa col nome di Gregorio XVI nel 1831, cioè dieci anni dopo la morte del Morcelli. L'opera riprende la classica impostazione ritrattistica pontificia collaudata fin dal XVII secolo, riletta attraverso i canoni della più corretta accademia neoclassica che, seppure notevole per la correttezza dell'impianto e della pennellata, raggela l'insieme e non giova allo sviluppo e al convincente approfondimento della psicologia del personaggio effigiato. 
Papa Gregorio XVI è seduto su una sedia a braccioli ornata in alto da due stemmi pontifici dorati; vestito con abiti color porpora, benedice l'osservatore; alle sue spalle si vede una statua, il colonnato e l'obelisco di piazza S. Pietro in Vaticano. 
3y010-00027 
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