Veduta di un paese di campagna con danza di contadini - dipinto

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Veduta di un paese di campagna con danza di contadini - dipinto 
Menzionato come un "Villaggio con cornice di legno dolce coperto di tela dorata" nella Distinta delle opere lasciate dall'Avvocato Pietro Repossi nel 1854 (n. 2), è detta "di buon pennello" e identificabile con una Scena campestre nell'inventario del 1878; presente anche nell'inventario del 1921 è chiamata "Scena in un cortile" in quello del 1973. La tela, attribuita da Maggi a un pittore milanese della prima metà del XIX secolo, mostra caratteri stilistici troppo poco precisi per poter azzardare una qualsiasi attribuzione più precisa. Alla maniera dei fiamminghi della fine del Seicento, comunque, è da attribuire l'impaginazione della scena e la stessa ambientazione. Per il resto si condivide il giudizio non troppo lusinghiero espresso ancora da Maggi. 
In uno spazio aperto delimitato a destra da una pozza d'acqua e in fondo a sinistra da alcune case rurali si svolge una festa. Nella parte sinistra vi sono tre musicisti che suonano il contrabbasso, il clarinetto (?) e la fisarmonica; alcune coppie danzano mentre altre persone chiacchierano e i bambini giocano. Numerosi animali da cortile razzolano alla ricerca di cibo. Alle spalle delle case e lungo l'argine della pozza d'acqua si trovano alcune piante frondose; nello sfondo a destra si vedono due vette montuose. 
3y010-00072 
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