Natura morta con ciliegie - dipinto
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Natura morta con ciliegie - dipinto
Nella produzione del pittore degli anni Venti del Novecento trova grande spazio il tema della natura morta, indagata con grande attenzione al dato realistico - una sorta di attenzione al nuovo realismo propugnato dalla corrente di Novecento - che Bondioli coniuga con la sua solita forza cromatica e con un uso corposo e disincantato della materia. Queste Ciliegie, direttamente accostabili ai Peperoncini rossi del 1927, mettono bene in evidenza le caratteristiche della pittura dell'artista in questo decennio, avviata verso una rilettura generale dell'esperienza precedente attraverso un più attento e amoroso contatto con i valori della materia e con la struggente resa simbolica attribuita alle cose che mai, però, indulge alla stilizzazione arcaizzate e pretenziosamente colta preferita dal movimento del Novecento Italiano. Bondioli, come ha scritto Mauro Corradini, "accetta il valore volumetrico delle cose, in un certo senso, sembra voler evidenziare la "cosalità" degli oggetti, la loro corporea e straordinaria presenza; soprattutto sottolinea il simbolo, piuttosto che la narrazione. Simbolo e sostanza convivono, così come form,a e conoscenza" (Corradini, 1994, p. 60).
In primo piano al centro, appoggiato su un piano, si vede un piatto ovale bianco con decori blu dietro il quale si trova un cesto in vimini, anch'esso di forma allungata e con il manico; tale cesto è rovesciato su un fianco e da esso sono uscite le ciliegie che riempiono il piatto e ricadono anche sul piano d'appoggio. Insieme alle ciliegie vi sono anche le foglie.
3y010-00082
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