Ritratto di Giovanni Battista Marchi - dipinto

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Ritratto di Giovanni Battista Marchi - dipinto 
Il ritratto di Giovanni Battista Marchi, prevosto di Chiari dal 1843 al 1862, fu realizzato, secondo la testimonianza di don Luigi Rivetti, dal pittore clarense Cesare Raffaglio (Rivetti, 1918, p. 48; Rivetti, 1920, p. 72) ed è collocato nella sagrestia della chiesa maggiore della cittadina. Il dipinto raffigura il sacerdote seduto su uno scranno rosso, con un braccio appoggiato sulla scrivania, secondo i dettami del ritratto ottocentesco. La piccola tela conservata nella Pinacoteca Repossi riprende soltanto il viso del prevosto e la conduzione dell'opera, affidata per lo più al disegno e con una coloritura molto liquida e quasi approssimativa, permette di ritenere che si tratti di un ritratto dal vero del Marchi, realizzato in vista del dipinto ufficiale che il Raffaglio avrebbe eseguito a breve distanza. Rispetto alla tela della sagrestia del Duomo di Chiari, nella quale domina una certa, raggelata ufficialità, nel bozzetto della Pinacoteca Repossi si nota una maggiore inclinazione all'indagine realistica e all'intonazione più domestica dell'insieme. Si scorgono, d'altro canto, le doti di veloce disegnatore del Raffaglio che, al contrario, risulta più impacciato come colorista. 
Il sacerdote Giovanni Batista Marchi è ritratto in età adulta; è in primo piano, di tre quarti girato verso sinistra e indossa l'abito talare. 
3y010-00083 
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