Annuario con la Resurrezione, scene della Passione e sessantotto Mariane - Annuario con la Resurrezione, scene della Passione e sessantotto Mariane - icona

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Annuario con la Resurrezione, scene della Passione e sessantotto Mariane - Annuario con la Resurrezione, scene della Passione e sessantotto Mariane - icona 
Annuario con la Resurrezione, scene della Passione e sessantotto Mariane 
Queste icone raffigurano su un solo pannello i santi e le feste per tutti i giorni di uno o più mesi dell'anno, secondo il calendario fisso, vale a dire quelle commemorazioni che non dipendono dalla data variabile della Pasqua. Il nostro esemplare, dell'ultimo quarto del XIX secolo, proviene dall'importante centro iconografico russo di Choluj (governatorato di Vladimir) ed è un menologio di tutto l'anno. Entro una cornice aurea incisa a losanghe, sono raffigurati tre cicli con al centro l'icona della Pasqua rappresentata, su due registri, secondo la tradizione russa in uso a partire dal XVI secolo: in alto, il Cristo, in una mandorla rossa lumeggiata d'oro, sorge dal sepolcro; in basso, discende nell'Ade, ove riscatta Adamo, Eva e gli altri Giusti dalle fauci infernali. Nel ciclo più interno sono rappresentati momenti significativi della Passione di Cristo, insieme alla raffigurazione della Trinità veterotestamentaria: Entrata in Gerusalemme/ Lavanda dei piedi / Ultima cena / Cristo nell'orto del Getsemani /Bacio di Giuda o / Cristo viene flagellato / Cristo viene incoronato di spine / Cristo sale al Golgota con la croce / Viene crocifisso /Viene deposto dalla croce / Cristo viene sepolto. L' intera sequenza annuale di santi (500 raffigurazioni) , suddivisi per decina in 48 registri, forma il secondo quadrato intorno al centro: l'iconografo dipinge una miriade di miniature (horror vacui?), diversificando, per la loro tradizionale tipologia, ogni santo: si tratta di una sorta di affollata e sgargiante adunanza, più folkloristica che liturgica, al punto che la si può paragonare a una sorta di tappeto multicolore. Il ciclo più esterno rappresenta tipologie mariane (ben 68!): Incoronazione della Vergine, Gioia di tutti gli afflitti e Gioia inaspettata, Madonna di Kazan, di Smolensk, di Tichvin, di Vladimir, di Iver, di Bogolijub, del Segno di Gerusalemme: ognuna con la propria didascalia, i propri simboli e colori che ne permettono l'identificazione! Al centro di questo ciclo, in alto, davanti alla raffigurazione della "Trinità del Nuovo testamento", Maria è ritratta in manto rosso, già tutta santa accanto a Dio; al centro in basso, invece, si nota La Madre di Dio, "Roveto Ardente" a mezzo busto, con in braccio il Divin Bambino; la raffigurazione trae ispirazione dall'episodio biblico della visione a Mosè sul monte Oreb. Il "roveto incombusto" è rappresentato nell'icona da una doppia stella a quattro punte (detta anche stella a otto punte) di cui quattro verde-azzurro per richiamare l'arbusto, quattro rosse, per suggerire la fiamma; la doppia stella è a sua volta inserita su di un fiore sbocciato (Rosa Mistica, Rosa Immarcescibile), che rappresenta l'eterna purezza di Maria. 
Icona che raffigura su un solo pannello i santi e le feste per tutti i giorni di uno o più mesi dell'anno. Sono raffigurati tre cicli con al centro l'icona della Pasqua: in alto, il Cristo, in una mandorla rossa lumeggiata d'oro, sorge dal sepolcro; in basso, discende nell'Ade, ove riscatta Adamo, Eva e gli altri Giusti dalle fauci infernali. Nel ciclo più interno troviamo i momenti della Passione di Cristo e la Trinità veterotestamentaria: Entrata in Gerusalemme/ Lavanda dei piedi / Ultima cena / Cristo nell'orto del Getsemani /Bacio di Giuda o / Cristo viene flagellato / Cristo viene incoronato di spine / Cristo sale al Golgota con la croce / Viene crocifisso /Viene deposto dalla croce / Cristo viene sepolto. Il ciclo più esterno rappresenta sessantotto tipologie mariane. 
3y010-01653 
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