. . "Il dipinto non è identificabile con certezza con quello presentato a Brera nel 1838 dal D'Azeglio su commissione di Cores Karis per la velocità di esecuzione e la povertà del supporto. Comunque, rappresenta fedelmente la scena che venne portata alla mostra briadense, come riportato sulle \"Glorie\" di quell'anno: \"Vi abbiamo riconosciuto la scena I dell'atto Iv, quando le medesiime (le streghe) mostrano a Macbeth lo spettro di Banco ed i fantasmi de'suoi discendenti (...). Questa scena è ritratta in un piccolo quadro piuttosto iudicio che espressione della cosa\"; come l'anonimo recendore delle \"Glorie\", anche Defendente Sacchi sottolinea l'esecuzione piuttosto affrettata del dipinto. Il soggetto \"fantastico, stravagante e terribile\" è evocativo della preferenza del pittore per il tragico e l'orrido, così come sottolinea la tendenza del gusto collezionistico di quegli anni che prediligeva i soggetti tratti dalla letteratura. A partire da un'etichetta sulla cornice \"R. Davy - London\", lo storico Marco Rosci ha ipotizzato di possa trattare di uno dei dipinti che il D'Azeglio portò a Londra nel 1853, particolarmente adatti, per il soggetto rappresentato, al mercato britannico."@it . . . . . . . . . . . "Macbeth e Banquo incontrano tre streghe, soggetto preso da Shakespeare - MACBETH E BANQUO - dipinto"@it . . . . . . . . "Macbeth e Banquo incontrano tre streghe, soggetto preso da Shakespeare"@it . "4t010-00106" . "4t010-00106" . . . . .