Tommaso Campanella in carcere - TOMMASO CAMPANELLA IN CARCERE - dipinto
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Tommaso Campanella in carcere - TOMMASO CAMPANELLA IN CARCERE - dipinto
Tommaso Campanella in carcere
La tela venne premiata, insieme a quella di Enrico Crespi, in occasione del Concorso istituito dalla Fondazione Canonica per il 1880. Per il premio di quell'anno il tema era libero: comportava solamente l'obbligo della raffigurazione di almeno due figure grandi al vero. Mentre Sanquirico predilesse la rappresentazione di uno degli episodi tratti dall'autobiografia di Campanella e dalla "Vita" scritta da D'Ancona, il Crespi presentò, invece, un "Ecce Homo". Nel settembre di quello stesso anno, il dipinto venne presentato in occasione dell'Esposizione di Brera: quì, la critica si trovò divisa nel giudicare l'opera: il Chiartani giudicò negativamente per il persistere di quei vincolanti precetti accademici tipici della pittura di storia, il Romussi ne apprezzò la scelta e la modulazione della luce, mentre il Bazzero sottolineò, invece, la qualità del disegno e della pittura soprattutto nella resa delle vesti e dell'ambiente. L'opera è emblematica perchè testimonia le contraddizioni che emergevano all'interno della nuova generazione di artisti della seconda metà del secolo: da un lato il legame con la scuola hayeziana e la grande pittura di storia e, dall'altro, l'incalzare delle nuove poetiche veriste. Nel caso specifico, abbandonato - in parte - l'accademismo, la fisionomia e l'espressione dei personaggi vengono rese ancor più intense dal fascio di luce forte e diretto rendendo ancor più intensa e drammatica la scena.
4t020-00261
4t020-00261