Il mendicante - INTERNO CON FIGURE - dipinto

Il mendicante - INTERNO CON FIGURE - dipinto 

Il mendicante 

La tela, vincitrice del Premio Cassani nel 1932, entrata a far parte delle raccolte dell'Accademia, venne nuovamente esposta in occasione della VII Mostra del Sindacato Fascista di Milano nel 1936. Il dipinto è una delle prime opere realizzate dall'artista quando, dall'attività di intagliatore e restauratore, si dedica alla pittura ottenendo, anche, importanti riconoscimenti: nel 1927, esordiva alla Permanente di Milanoe all'Esposizione di Brera, mentre l'anno seguente presentava la sua prima mostra monografica alla milanese Galleria Bardi e contemporaneamente partecipava alla Biennale di Venezia. In quest'opera giudicata dalla commissione "ben composta ed espressiva", emergono la semplificazione formale e la ricerca di un'atmosfera "sospesa", che il Vitali desume indubbiamente delle esperienze di Carrà e Rosai. Come ben sintetizzato più tardi (1975) da Raffaele de Grada nella pittura del VItali, come in quella de Carrà, "(...) c'è un pricipio e un modo di vedere: accettando il reale come dato positivo e incontrovertibile, nel reale non si guarda tanto il fenomeno, e quindi il racconto della successione dei fenomeni, quanto se ne astrae la sintesi per ricostruire una realtà più alta, in una sublimazione che non deve però mai diventare stilismo, cioè forma per la forma".