"Tra il 1869 e l'anno della sua morte, Zuccoli si dedicò alla pittura cosiddetta di \"genere\", rappresentante complesse scene d'interni narrate con dovizia di particolari e sorrette da un perfetto equilibrio compositivo. Anche questo dipinto fa parte di quel filone e raffigura, in un interno di osteria, una giovane donna accompagnata dal figlio che sorprende il marito a bere e giocare a carte. Zuccoli sceglie un tema caro alla lettura popolare del tempo, che cerca di sdrammatizzare inserendo altre figure all'interno della scena: la serva, il compagno di gioco e il cuoco, quest'ultimo una citazione del fortunato dipinto eseguito dallo stesso artista, \"Cuoco in cucina\" (1852) conservato presso la Galleria d'arte Moderna di Milano. Anche la ricerca descrittiva dei particolari dell'arredo e la scelta dei colori contribuiscono a mutare in aneddoto un dramma familiare."@it . . . "4t030-00094" . . . . . . . . . . "Il vizio del gioco"@it . . . . . . . . . "Il vizio del gioco - Vizio del gioco - dipinto"@it . . . . "4t030-00094" . .