. . . . . . . . . . . . . "La Medusa e le sue vittime - disegno"@it . . "inchiostro di china su carta"@it . . . . . . . "4y010-00361" . "Juan Bay, argentino di nascita, dal 1908 si stabilisce in Italia e studia disegno e pittura all¿Accademia di Brera. In questo foglio, acquistato dall¿artista nel 1933, Bay rappresenta la Gorgone con l¿usuale chioma di serpenti, ma vi aggiunge la fisionomia di una Sfinge con ali e corpo metà da donna e metà da leone. Davanti a lei giacciono le sue povere vittime pietrificate dal suo sguardo. Tra i teschi spicca il corpo di un uomo, quasi personificazione di un moderno Cristo. Si potrebbe forse pensare a un¿allusione alle vittime della guerra come nell¿opera \"La Vittoria di Samotracia\" (inv. 284 E 4) anch¿essa da datare, per motivi stilistici, al 1921. Il volto della Medusa, e l¿atmosfera altamente simbolica, richiamano alcune opere dello scultore Adolfo Wildt, autore certamente influenzato dai complessi simbolismi della Secessione e dell¿Art Noveau. Bay aggiunge, inoltre, sull¿opera la locuzione latina \"Frangar non Flectar\" che, tradotta letteralmente, significa \"mi spezzerò ma non mi piegherò\", messaggio di speranza nonostante gli orrori e la tragedia della morte."@it . . "4y010-00361" . .