Ritratto della sorella dell'autore - disegno
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Ritratto della sorella dell'autore - disegno
In questo disegno Anselmo Bucci descrive il volto della sorella minore Emilia - chiamata affettuosamente Bigia - attraverso una composizione fortemente plastica che richiama ancora le poetiche novecentiste. L¿artista aveva vissuto con lei per un lungo periodo e la raffigura nel 1920 in uno splendito dipinto intitolato"La Bigia giovane". Per lei nutriva una forte ammirazione tanto da dedicarle, per commemorare la sua prematura morte avvenuta nel 1938, un libro di racconti redatto nel 1942. Intorno al 1930 Bucci realizza questo altro ritratto della sorella, oggi conservato all¿interno del Civico Gabinetto di Disegno del Castello Sforzesco, in cui raffigura la giovane donna con folti capelli scuri e una larga vestaglia. Essa è descritta con naturalezza, intensità fisica, psicologica e un¿indicibile dolcezza riscontrabile dal suo suo volto paffuto e malinconico, mediante linee vigorose che ricordano le opere incise dell¿autore e creano nell¿immagine un forte contrasto chiaroscurale. Bigia posò, inoltre, anche per Dudreville che la ritrasse nell¿opera"Amore: discorso primo", più precisamente nella donna del primo scomparto in alto a sinistra e in quello centrale in alto, ovvero nella madre intenta a lavare il proprio bambino (Mostra del Novecento italiano 1923-1933, cat. mostra, Mazzotta, Milano 1983, p. 256)
matita su cartoncino
4y010-02863
4y010-02863