Studio per la Merlettaia - disegno
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/4y010-03883 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
Studio per la Merlettaia - disegno
Intorno alla metà degli anni Venti l'opera di Primo Conti va incontro a un periodo travagliato ma espressivamente vivace; si nota una discontinuità caratterizzata, oltre che da grandi composizioni religiose e di storia, da suggestioni metafisiche e da espedienti affatto personali. Lo Studio della Merlettaia, firmato e datato al 1925 descrive, attraverso tratti grossolani e veloci di china diluita, le due figure centrali dell'omonimo olio su tela (60 x 50 cm). Il foglio in questione mostra un disegno abbozzato della scena principale del dipinto, realizzato attraverso linee nere più o meno diluite che, oltre a definire le figure, le ricoprono con una fitta serie di ghirigori e tratti obliqui. L'opera pittorica, invece, contraddistinta da un chiaroscuro di tipo rembrandtiano fu riprodotta nel corso di quegli anni, e per la prima volta, all'interno delle maggiori testate giornalistiche del capoluogo siciliano ("L'Ora", 15 marzo 1926 e "Arte Fascista", 1927) ed è pertanto probabile che già dalla metà degli anni Venti e almeno fino al 1941, fosse conservata presso la collezione palermitana del redattore de "L'Ora", Nino Sofia (Torriano, Primo Conti, Firenze 1941); oggi l'opera risulta dispersa. Il foglio con il suo bozzetto è stato invece donato dall'autore alle collezioni pubbliche milanesi nel 1932, così come l'intero nucleo grafico dell'artista fiorentino, conservato presso il Civico Gabinetto di Disegno del Castello Sforzesco.
inchiostro nero di china su carta
4y010-03883
4y010-03883