. "matita su carta bianca"@it . . . "Se relativamente modesto è il numero di ritratti che raffigurano Vittore Grubicy de Dragon, sicuramente minore è il numero di autoritratti. Tra questi, il disegno del 1897 è stato realizzato dall'artista in uno dei suoi soggiorni a Miazzina, località amata dal pittore dove trascorse gli inverni tra il 1892 e il 1898, operando per la maggior parte in solitudine e a contatto con la natura (Rebora 1995). Qui realizzò numerosi studi dal vero, a matita e a carboncino, su fogli di piccolo formato, molti appartenenti a taccuini di viaggio, nei quali vengono rappresentate scene di vita campestre, in immagini d'insieme o in piccoli dettagli, oltre che paesaggi e vedute della cittadina. Negli occhi del pittore sembra riflettersi l'immagine di chi lo osserva. Grubicy si dona così all'osservatore in maniera intima e riservata, mostrando una personalità generosa che si contrappone alla lontana immagine del superuomo, con cui amici e pittori lo raffigurarono. Per \"la differenza del tratto - da pastoso a segmentato- riscontrabile in alcune zone del foglio\", Sergio Rebora ipotizza che l'opera sia stata terminata in un momento differente da quello iniziale (Ivi)."@it . . . "Autoritratto - disegno"@it . . . . . . . . . . . . "4y010-05328" . . . "4y010-05328" . . . .