Alla taverna - disegno

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Alla taverna - disegno 
Con il trasferimento a Genova nel 1900 - l¿artista vi dimorerà fino al 1902 - il contenuto politico e sociale delle opere di Plinio Nomellini si farà sempre più forte. Egli, infatti, in questo periodo ligure trae ispirazione dai temi sociali, già abbracciati negli ultimi tempi trascorsi a Firenze, fissando su piccoli fogli di taccuino innumerevoli impressioni della città, con le sue strade e le sue locande abitate da poveri miserabili abbandonati al loro destino. Sono i rappresentati del proletariato urbano, gli operai, i poveri e gli umili, tutto il mondo dolente, mortificato e oppresso di quella città portuale di fine Ottocento. Il foglio intitolato "Alla taverna", firmato e datato "P Nomellini / 90", è da collocare all¿interno di questo ambiente, oltre che da considerare come un¿opera indipendente dalla produzione pittorica dell¿artista. È un¿annotazione rapida, dalla grande carica emotiva, di una scena ripresa direttamente dal vero all¿interno di una locanda. L¿immediatezza dell¿impressione è data da un segno scarno e sintetico che descrive quattro figure malinconiche sedute, queste ultime attraverso gesti elementari, mostrano l¿ambiente di miseria e povertà in cui vivono. Così come tutti gli altri fogli dell¿artista, conservati presso il Civico Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco (invv. 4689 A 1644; 4690 A 1645; 4692 A 1647 Recto e Verso, 4693 A 1648), l¿opera in questione fu donata da Vittore Grubicy alle raccolte pubbliche nel 1920. 
penna e inchiostro su carta 
4y010-07345 
4y010-07345 

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