. "4y010-11080" . . . . . . . . . . . "4y010-11080" . . . . . "Conosciuto a livello internazionale più per il suo legame con il Futurismo e per i suoi progetti di architettura visionaria che per opere di altro genere, il giovanissimo Sant'Elia, nel 1911, abbandonava le lezioni dell'Accademia di Brera stringendo importanti amicizie con i massimi esponenti della cultura milanese, conosciuti tra i caffè e i salotti della città di cui l'artista era un assiduo frequentatore. Il disegno dell'architetto comasco, datato in quello stesso anno, raffigura Vincenzo Gemito e fu donato, nel 1941, da Ludovico Laffranchi alle raccolte pubbliche milanesi. Il foglio mostra un Sant'Elia inedito per un'inusuale apertura all'arte figurativa e in particolare alla ritrattista, con accenni al genere della caricatura. Nel foglio il tratto di grafite descrive l'anziano volto dello scultore napoletano; in esso l'artista crea, attraverso un marcato tratto della matita, un sapiente gioco chiaroscurale, evidenziando i tratti somatici e la fluente barba dell'effigiato."@it . . "Testa di tre quarti a sinistra - disegno"@it . "Ritratto di Vincenzo Gemito"@it . . . . "matita di grafite su carta"@it . . . .