Trattore - disegno

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Trattore - disegno 
Tra la fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Cinquanta le opere di Giuseppe Santomaso si contraddistinguono per una nuova scomposizione dell¿immagine e per una diversa ricerca strutturale nei confronti di oggetti e temi espressivi. Nell¿unica opera dell¿artista, conservata all¿interno del Civico Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco, un elemento tridimensionale viene appiattito e semplificato mediante puri valori cromatici. Esso, infatti, pur matenendo nel titolo un preciso riferimento all¿oggetto si caratterizza come un¿opera autosufficente, tanto che lo spunto iniziale, quello del "Trattore", appare rielaborato in modo radicale attraverso moduli circolari e ondulatori appiattiti e stilizzati. Nel disegno, infatti, le leggere e secche stesure di colore a tempera creano un¿opera che non ambisce a essere né narrativa né decorativa, ma al contrario, esplicita una libera disposizione di masse cromatiche alternate. Santomaso in quest¿opera compone con elementi sia grafici che coloristici, la linfa interna di ciò che vuole esprimere: un ideale pittorico che trasmette il proprio significato attraverso forme che non hanno la necessità di avere un riferimento preciso all¿interno dell¿esperienza reale. Il disegno fu acquistato dalle Civiche Raccolte della città di Milano alla Mostra internazionale del disegno di Bergamo, insieme ad altre opere grafiche di Mino Macari (inv.182 Recto), Aldo Salvadori (invv. 259, 308, 365) e Renzo Vespignani (inv. 370). In quell¿occasione espositiva l¿artista presentò sei opere su carta realizzate a tempera, carboncino e pastelli colorati. 
tempera, carboncino su carta bianca 
4y010-25579 
4y010-25579 

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