. . . . . . "Nel corso degli anni Cinquanta Renato Birolli, protagonista della battaglia culturale antinovecento, supera il sintetismo narrativo che aveva contraddistinto la sua opera nel dopoguerra per giungere a una resa formale e a un'autonomia espressiva del colore. Esempio di questa produzione è il foglio a tempera su carta intitolata \"Collina marchigiana\", opera acquistata dalle Raccolte Civiche milanesi nel 1956 dalla Galleria del Milione. È probabile che il foglio, firmato e datato al 1953, sia stato presentato alla mostra collettiva di Afro, Aimone, Birolli, Carmassi, Tassinari, Meloni, Moreni, Borlotti, Romiti, Santomaso, Vacchi, Vedova all'interno della galleria milanese nel marzo di quell'anno, sebbene non risulti indicato nell'elenco delle opere presenti in catalogo. Nelle opere esposte in quell'occasione e nel foglio citato, oggi conservato all'interno del Civico Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco, si assiste a una rottura formale dei modelli compositivi tradizionali a favore di un'esasperazione formale e vibrante della materia coloristica. L'opera, infatti, creata con grosse e veloci pennellate di tempera, mostra una rottura dei moduli compositivi tradizionali e una nuova apertura nei confronti dell'arte astratta."@it . . . "pastello e tempera su carta"@it . . . . . "4y010-25603" . . . . . . "4y010-25603" . . . "Collina marchigiana - disegno"@it . . . .