Pianta e prospetto di una porta della sala nella villa Sardini a Pieve Santo Stefano - disegno

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Pianta e prospetto di una porta della sala nella villa Sardini a Pieve Santo Stefano - disegno 
Dopo una lunga serie di contatti con Carlo Bianconi, interpellato per mettere a punto le idee per la villa a Pieve Santo Stefano del marchese Giacomo Sardini, quest'ultimo giunse a definire l'assetto decorativo della sala principale (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,67) e del salotto (ibidem inv. 9,111). In una fase immediatamente antecedente, quando ancora si pensava di decorare i sopraporta con cammei ovali (vedi disegno in ibidem inv. 9,108) Sardini aveva tracciato, nel disegno in esame, una soluzione decorativa per una porta della sala, cercando al tempo stesso di fissare il sistema di chiusura a doppio battente. In questo foglio si può notare che l'altezza complessiva del vano è conforme a quella prevista in altre tavole di progetto per la sala (ibidem inv. 9,96 e 9,67) e che profondità del muro e larghezza della porta sono uguali alle misure degli interni. Si potrebbe trattare della parete lunga opposta a quella delineata nei citati disegni, con un'impaginazione che, ribaltando il ritmo di pieni e vuoti previsto sulla parete di fronte, infrange la simmetria suggerita da Bianconi. La villa fu demolita intorno al 1930. 
disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite con tiralinee; è eseguito a inchiostro bruno a penna, principalmente con tiralinee, a mano libera nei dettagli decorativi; al centro dell'ovale figurazione non precisabile schizzata a matita; le ombreggiature sono stese con acquerellature di inchiostro bruno; il supporto sul quale è tracciato è carta avorio con marginatura a inchiostro bruno 
4y010-26650 
4y010-26650 

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