Magazzino di polveri da sparo - disegno
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Magazzino di polveri da sparo - disegno
Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Darsena". Il soggetto indicato da Giacomo Sardini non corrisponde in realtà a quello rappresentato nel disegno, in quanto si tratta di un magazzino di polveri da sparo ideato da Sébastien Le Prestre de Vauban - ingegnere al servizio del re di Francia Luigi XIV tra il 1655 e il 1707 - schematizzato in una pianta sezionata prima della copertura per mostrare l'impianto tipologico dell'edificio.
Non vi sono certezze sull'esecutore del disegno, che tuttavia sembra associabile a Vauban o a qualche suo stretto collaboratore e, per analogia stilistica, ad altri disegni presenti nella Collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli invv. 3,26; 3,27; 3,32; 3,33; 3,34 e 3,35).
Questo disegno è stato successivamente riprodotto, insieme alla sezione dell'alzato, nel trattato di Bernard Belidor "La Science des Ingegneurs dans la condite des travaux de fortification", edito a Parigi nel 1729 (vol. IV, cap. IX, tav. 27 fig. 2a, pp. 67-69 ), dove è specificato che si tratta del "Plan d'un magazin a poudre selon M.r le Ma.l de Vauban". Belidor ebbe probabilmente grande accessibilità ai disegni di Vauban, che prese come modello principale nell'esporre i principi riguardanti le opere militari all'interno del suo trattato (Blomfield, 1971 p. 52). In particolare diversi sono i riferimenti alla fortezza di Neuf-Brisach, l'ultima e più complessa opera realizzata da Vauban tra il 1698 e il 1706, poco prima della sua morte.
Nel suo trattato Belidor offre una descrizione dettagliata di arsenali e magazzini per la polvere da sparo secondo il modello di Vauban e forse quello rappresentato nel disegno potrebbe far parte proprio del progetto per Neuf-Brisach.
Il magazzino è protetto lungo il perimetro da un recinto in muratura di forma rettangolare con un'unica apertura. La struttura perimetrale dell'edificio è costituita da murature di forte spessore, che sui fianchi longitudinali presentano possenti contrafforti, per poter sostenere - come si rileva dalla sezione in alzato riprodotta da Belidor - una grande volta in mattoni protetta da una copertura a doppia falda.
La competenza di Vauban in fatto di fortificazioni e opere militari, è comprovata dall'ingegnosità della concezione delle aperture: a metà dell'intervallo tra un contrafforte e l'altro si sussegue una serie di fessure particolarmente congegnate per dare aria ai magazzini, ma nello stesso tempo impedire a malintenzionati di gettare all'interno mezzi incendiari per far saltare il magazzino.
Al centro dei due lati trasversali si trovano rispettivamente l'ingresso e una finestra alta impostata appena sotto la volta.
Un magazzino per polvere da sparo quasi identico ("à la Vauban") fu realizzato intorno al 1729 a Fort Manoel a Malta.
disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro nero utilizzando tiralinee e compasso; campiture ad acquerello rosa nello spessore delle murature e grigio scuro per le ombreggiature; marginatura spessa a inchiostro nero. Il disegno è tracciato su supporto di carta avorio
4y010-26864
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