Pianta e veduta prospettica di tempio antico - disegno
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/4y010-27200 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
Pianta e veduta prospettica di tempio antico - disegno
Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto, insieme ad altro foglio, nel paragrafo "Tempietti" con la definizione "129 rotondo d[ett]o quadro antichi".
L'attribuzione del disegno a Giovanni Battista Montano fatta da Valeria Pracchi (1991, 2a parte, p. 19, per il quale fornisce una descrizione errata inserendo quella del disegno inv. 6,37a) su segnalazione di Anna Bedon, è confermata dalla Fairbairn (1998, cat. 1251, pp. 702-703).
Il disegno raffigura la pianta e la prospettiva di un mausoleo che non è stato possibile identificare. L'edificio ha una pianta rettangolare con le pareti esterne scavate da grandi nicchie semicircolari: tre sui lati lunghi e da due su quelli brevi, una delle quali corrisponde all'ingresso. All'interno le nicchie sono più piccole e rettangolari; nello spessore della muratura nell'angolo superiore a destra è ricavata una scala a chiocciola. L'alzato si articola su tre livelli digradanti verso l'alto: quello inferiore con le tre nicchie con statue su piedistalli (quella centrale più alta), poggia su un basamento; il corpo mediano è articolato con tre edicole dai frontoni triangolari e curvilineo che inquadrano nicchie rettangolari. L'ultimo livello, consta di un attico con le pareti incorniciate e forate da una finestra rettangolare; sopra la copertura a padiglioni è collocato un piedistallo cupolato con statua.
Una versione identica del presente disegno è riprodotta nel Stirling-Maxwell album di Londra (Windsor Castle, Band A fol. 67, individuato come Tomba fuori Porta Salaria). Altro esemplare, conservato sempre a Londra, (Sir John Soane's Museum, in Fairbairn 1998, cat. 1251) mostra invece alcune differenze: al secondo ordine le edicole sono sostituite da lesene che suddividono la parete in tre campate, quella centrale aggettante e dotata di finestra; il livello superiore è più ampio, sempre aggettante nella parte centrale dove si trovano due piccole finestre (una terza si vede nella parete laterale). La copertura è a volta e sorregge, come nel disegno milanese, un piedistallo con cupola e statua.
disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito con inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno; campiture di acquerello bruno nello spessore delle murature; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio
4y010-27200
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