Prospetto di altare - disegno
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/4y010-27208 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
Prospetto di altare - disegno
Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "altari diversi" con la definizione "133 per una croce".
Il disegno è attribuito a Giovanni Battista Montano da Lynda Fairbairn (1998, p. 771) - che lo individua non come altare ma come credenza o spalliera -, mentre Valeria Pracchi (1991, 2a parte, p. 19) su segnalazione di Anna Bedon, è dubitativa sulla paternità montaniana, senza fornire ulteriori indicazioni in merito.
Il disegno raffigura un altare articolato su tre livelli di profondità. Su un basamento ornato da specchiature si impostano due colonne ioniche che reggono un frontone curvilineo, interrotto alla base per ospitare la cornice della pala d'altare. Su un piano arretrato sono collocate due grandi volute con capitello antropomorfo, al di sopra delle quali, oltre la trabeazione, sono inserite volute contrapposte. Queste fungono da raccordo con il timpano triangolare, ornato da angeli e da un vaso, posto a conclusione della composizione.
La soluzione delle grandi volute laterali è analoga a quella presente nel disegno in Milano, Collezione Sardini Martinelli (inv. 6.49, 6.153) oltre che a Berlino (Staatliche Museen, Kunstbibliothek, inv. Hdz 595-596).
disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito con inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio
4y010-27208
4y010-27208