Veduta prospettica della fontana in piazza dell'Aracoeli a Roma - disegno
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/4y010-27302 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
Veduta prospettica della fontana in piazza dell'Aracoeli a Roma - disegno
Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Fontane" con numerazione "172".
Il disegno è dubitativamente assegnato a Giovanni Battista Montano da Valeria Pracchi (1991, 2a parte) su segnalazione di Anna Bedon e raffigura la fontana dell'Aracoeli, realizzata nel 1589 su progetto di Giacomo della Porta con la collaborazione degli scultori e scalpellini Andrea Brasca, Pietro Gucci, Pace Naldini. La struttura è ancora quella originale, riprodotta anche nelle opere a stampa di Domenico Parasacchi (1637) e di Giovan Battista Falda (1675), caratterizzata da una vasca ovale marmorea, decorata esternamente da quattro mascheroni. A centro si eleva il catino superiore sorretto da un balaustro posto su un plinto scolpito; l'acqua zampilla dalle anfore rette da quattro putti e dal trimonzio sommitale.
La grafia del presente disegno, simile a quella delle altre fontane riprodotte sui fogli in Milano, Collezione Sardini Martinelli (invv. 6,116; 6,117b; 6,118a), rimanda ad un unico autore che ha copiato fontane riprodotte nelle opere di Maggi e di Parasacchi, in un momento successivo alla data di pubblicazione dell'opera di Parasacchi, cioè dopo il 1637.
disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito a mano libera con inchiostro bruno a penna ; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio
4y010-27302
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