Veduta prospettica di altare - disegno

https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/4y010-27374 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>

Veduta prospettica di altare - disegno 
Nell'"Indice" del tomo nel quale il marchese Giacomo Sardini lo aveva rilegato, il disegno viene definito: "Altro come sopra [leggi: Cantonale di soffitto]". In realtà, a differenza di quanto dichiarato dal collezionista, il foglio riporta due versioni, risalenti ad una fase piuttosto precoce dell'elaborazione progettuale, per un altare dalle forme alquanto elastiche e mosse corrispondenti a un gusto tra il tardobarocco e il protobarocchetto, databile quindi ai primi decenni del Settecento. Più che un'idea da tradursi in pittura per l'ornamentazione quadraturistica di una parete, il disegno sembrerebbe riferirsi a un altare da realizzare plasticamente mediante l'uso di materiali come il marmo e lo stucco e da corredare infine con una pala di foggia adeguata. La proposta tracciata nella porzione destra del foglio corrisponde a una concezione strutturale e decorativa più complessa, prevedendo al centro un tabernacolo sormontato da un cartouche con un ostensorio, allusivo al Ss. Sacramento, e da una corona, forse di spine. La costruzione si sviluppa verso l'esterno con un'apertura ad arco che incornicia un angelo, poggiante su di una mensola, la veste dal panneggio accartocciato reso con veloci tratti spezzati della penna, reggente un originale candelabro composto con un fascio di foglie. 
disegno eseguito a mano libera a inchiostro bruno a penna; le ombreggiature sono precisate con acquerellature di inchiostro; presenta tracce di costruzione a grafite e marginatura a inchiostro; il supporto, rifilato su due lati, è carta avorio 
4y010-27374 
4y010-27374 

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