"4y010-27397" . . . . . . . . . . . "disegno eseguito a mano libera e con tiralinee a inchiostro bruno a penna; le ombreggiature sono precisate con acquerello grigio; presenta tracce di grafite; il supporto è carta ingiallita"@it . . . . . "4y010-27397" . . . . . . "Nell'\"Indice\" del tomo nel quale il marchese Giacomo Sardini lo aveva rilegato, il disegno viene definito: \"Disegno di soffitto\". Il foglio è da confrontare, per ragioni stilistiche e per la presenza di putti corrispondenti allo stesso tipo fisionomico, al foglio n. inv. 8,35 della Collezione Sardini Martinelli che dovrebbe risalire a una fase ancora acerba dell'iter formativo del medesimo pittore, del quale al momento non è possibile specificare l'identità, ma che rivela una cultura di stampo tosco-emiliano. La lieve asimmetria dei motivi ornamentali, le morbide ombreggiature e il tenue segno grafico suggeriscono per l'autore una cauta adesione al gusto rocaille e una collocazione cronologica al primo quarto del Settecento. Sia il foglio in esame che il citato n. inv. 8,35 mostrano alcune analogie, soprattutto per i modelli somatici dei putti, con rigide ali rivolte verso l'alto, con lo studio, di autore anonimo, per un cartouche sormontato da quattro angeli e dalla sigla greca che significa Madre di Dio, simbolo dell'ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, che a Lucca aveva sede nel convento di Santa Maria Corteorlandini. Si tratta della carta 38 del ms. 1855 (Disegni di sacri arredi, utensili ecc. riguardanti la Chiesa e Convento di S. Maria Corteorlandini e sue pertinenze) della Biblioteca Statale di Lucca, in origine appartenente alla libreria dell'ordine dei Chierici Regolari."@it . . "Decorazione di soffitto - disegno"@it .