Scilla e Glauco||Apollo uccide il serpente pitone||Apollo e Dafne||Venere e Adone||Leda e il cigno||Diana e Atteone||Narciso alla fonte||Apollo e Marsia||Mercurio e Diana||Metamorfosi di Ovidio - stipo
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/5q030-00116 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
Scilla e Glauco||Apollo uccide il serpente pitone||Apollo e Dafne||Venere e Adone||Leda e il cigno||Diana e Atteone||Narciso alla fonte||Apollo e Marsia||Mercurio e Diana||Metamorfosi di Ovidio - stipo
Lo stipo presenta, nei pannelli di avoirio dipinto, un tipo di decorazione caratteristico dei "cabinet" prodotti ad Anversa intorno alla metà del XVII secolo. I soggetti delle pitture del nostro esemplare, ripresi dalle Metamorfosi di Ovidio (opera a cui si ispirò Antonio Tempesta per realizzare una serie di incisioni che furono pubblicate ad Anversa nel 1606) sono presenti anche in uno stipo delle collezioni reali fiamminghe, assegnato da Ria Fabri ad anonimi artigiani attivi ad Anversa intorno alla metà del Seicento.
La parte superiore dello stipo contiene un vano rivestito di carta marmorizzata. Tale rivestimento è esteso a tutte le superfici interne del mobile. Aprendo i due sportelli, ciascuno internamente decorato con un pannello di avorio dipinto raffigurante rispettivamente Mercurio e Diana, si possono vedere otto cassetti disposti intorno ad uno centrale le cui formelle rappresentano: Scilla e Glauco, Apollo che uccide il serpente pitone, Apollo e Dafne, Venere e Adone, e a destra, Leda e il cigno, Diana e Atteone, Narciso alla fonte, mentre sulle due formelle del cassetto centrale appaiono Apollo e Marsia.
5q030-00116
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