. . . . . . . "6c040-01617" . . . . . . . "Miniatura di bottiglia antropomorfa con camera globulare - ovoidale, base convessa quasi circolare, superiormente una testa femminile e un versatoio tronco - conico uniti da un manico a ponte nastriforme. Impasto fine di color mattone, ingobbio dello stesso colore. Cottura ossidante. Esecuzione a paddling e falso tornio. La bottiglia decorata in policromia (caffè, viola, grigio, ocra, crema, bianco) presenta una figura femminile con testa a tutto tondo dall' acconciatura bilobata e deformazione cranica tabulare obliqua mentre il corpo, dipinto sulla camera del vaso, mostra le braccia con grandi mani appoggiate sul ventre; ai polsi sono legati quelli che sembrano due peperoncini. Il personaggio indossa un mantello a righe verticali."@it . . . . . "Nelle antiche culture preispaniche, gli oggetti in miniatura hanno un utilizzo funerario o come offerta. Si trovano di frequente a partire dalla fase 5 della cultura nasca quando questa tipologia di manufatti viene realizzata in forme particolarmente piccole rispetto alle fasi precedenti. Sempre a partire dalla stessa fase si iniziano a rappresentare i personaggi femminili che saranno, da adesso in avanti, particolarmente frequenti.\nPezzo presente alla Mostra D'arte antica dell'America Latina di Roma del 1933, n.38?. NB: quando è andato in mostra il pezzo non era ancora di proprietà del Castello Sforzesco."@it . . . . "6c040-01617" . . "bottiglia"@it .