foglie di acero - portaspade

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foglie di acero - portaspade 
Come in questo caso, il portaspade giapponese (katanakake) consiste di tre parti (base, due supporti e un braccio che collega questi ultimi) che si possono facilmente smontare. Questa tipologia di oggetto venne in auge nel periodo Momoyama (1573-1615): nelle residenze di Toyotomi Hideyoshi (1536-1598) furono ritrovati molti portaspade che si possono forse considerare i più antichi, decorati prevalentemente con la tecnica della lacca nota come Kodaiji. La loro forma può forse derivare da quella degli appendiabiti in legno laccato (iko o eko), famosi anche perché raffigurati su quel genere di dipinti noto come Tagasode ("Di chi sono quelle maniche?"), il quale consiste proprio in una serie di abiti posati su quel tipo di rastrelliera. Gli esemplari di portaspade più antichi erano di dimensioni maggiori rispetto ai successivi, potendo sorreggere da tre a cinque spade: questa caratteristica dipende sostanzialmente dall'evoluzione del tipo di spada prediletto dai samurai, che venne man mano a diventare di minori dimensioni rispetto al passato. 
Portaspade (katanakake) ad un unico posto, laccato di nero, con una decorazione in maki-e ("pittura cosparsa piatta") e madreperla (raden) di foglie di acero (momiji) sparse 
6c070-00296 
6c070-00296 

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