Cristo compianto dagli angeli - dipinto

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Cristo compianto dagli angeli - dipinto 
L'opera entrò nelle collezioni del Museo come tela attribuita a Sebastiano del Piombo. Successivamente l'opera fu attribuita al Pontormo, a Giulio Cesare Procaccini, alla cultura procaccinesca, alla Maniera toscana e ad Ercole Procaccini il Giovane. Durante una giornata di studi svoltasi nel 1997 alla presenza dei professori Frangi, Morandotti e Tanzi l'attribuzione fu circoscritta al manierismo lombardo tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Mettendo in rilievo le assonanze tra quest'opera e la cultura romana, Andrea Spiriti ha recentemente avanzato l'ipotesi che a Giovan Battista Pozzi sia attribuibile l'impostazione del dipinto e la figura del Cristo, e che la realizzazione delle figure angeliche sia invece toccata a Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, che succedette al primo dopo la sua morte. 
La figura del Cristo morto, illuminata da un fascio di luce fredda, si distende lungo l'asse mediano della tela descrivendo una "S" ed è sorretta da angeli e da una cassapanca posta lungo il lato destro. Il Cristo ha il capo reclinato sulla spalla destra, mani e piedi sono sorretti e baciati da angioletti che si muovono lungo il margine della tela, imprimendo alla rappresentazione un senso di movimento rotatorio, che sottolinea l'evento drammatico. Due grandi angeli sostengono il corpo di Cristo. Un angelo giunge alle spalle di Cristo e spalanca le mani in segno di cordoglio. I colori della tela sono freddi e dominati dal bianco che si staglia sul fondale scuro. L'effetto di contrasto è aumentato dall'inserimento del panneggio rosso dell'angelo a sinistra del Cristo che ricorda la Passione di Gesù. 
7x010-00003 
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