Steven de Witt - Ritratto di Steven de Witt, comandandante militare, entro finta cornice monocroma - dipinto
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Steven de Witt - Ritratto di Steven de Witt, comandandante militare, entro finta cornice monocroma - dipinto
Steven de Witt
Questo quadretto e il suo pendant (inv. n. 1283) erano attribuiti a Hendrick Goltzius nel catalogo manoscritto Belgiojoso. Essi sono stati invece riconosciuti come opere di Joachim Wtewael, un protagonista del tardo manierismo olandese a Utrecht. Sempre nel catalogo Belgiojoso, l'effigiato era qui identificato in Ferdinando di Toledo, duca d'Alba; trattasi invece di Steven de Witt, comandante militare al servizio degli Asburgo. Per le sue prestazioni Margherita di Parma, governatrice dei Paesi Bassi, gli aveva conferito il titolo di "eques auratus", cui si riferisce la catena d'oro. Ai suoi successi di guerra alludono anche le raffigurazioni di Marte e della Vittoria, in alto, nel bordo a grisaille. Fu probabilmente Johan, figlio di Steven, a commissionare questi due quadretti a Wtewael - che era loro lontano parente - molto tempo dopo la morte del padre (1570). Per questo ritratto quindi, realizzato post-mortem, il pittore dovette utilizzare un modello sconosciuto. Questo stesso ritratto fu poi usato come modello per una medaglia commemorativa che Johan commissionň nel 1618 a Claude Frémy. Probabilmente la concezione formale iconografica di questa coppia di ritratti si rifŕ a quelli di Julius e Joseph Scaliger, incisi da Goltzius nel 1592 (Strauss 1977, nn. 319, 320, figg. 44, 45). Lowenthal (1975 e 1986) propone per questa coppia di ritratti una datazione tra il 1604 e il 1610, cronologia confermata anche dai caratteri stilistici che impongono comunque di non andare oltre il primo decennio del Seicento.
B0010-00062
B0010-00062