Johan de Witt - Ritratto di Johan de Witt, canonico della chiesa di S. Maria a Utrecht, entro finta cornice monocroma - dipinto

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Johan de Witt - Ritratto di Johan de Witt, canonico della chiesa di S. Maria a Utrecht, entro finta cornice monocroma - dipinto 
Johan de Witt 
Questo quadretto e il suo pendant (inv. n. 1282) erano attribuiti a Hendrick Goltzius nel catalogo manoscritto Belgiojoso. Essi sono stati invece riconosciuti come opere di Joachim Wtewael, un protagonista del tardo manierismo olandese a Utrecht. Sempre nel catalogo Belgiojoso, l'effigiato era qui identificato in Alessandro Farnese; trattasi invece di Johan de Witt (figlio di Steven) che fu canonico della chiesa di Santa Maria a Utrecht e scrittore. I suoi interessi umanistici sono espressi nelle figure di Atena e Apollo, in alto, nel bordo a grisaille. Fu probabilmente lo stesso Johan a commissionare questi due quadretti a Wtewael - che era loro lontano parente - molto tempo dopo la morte del padre (1570); mentre per il ritratto del padre, realizzato post-mortem, il pittore ha dovuto utilizzare un modello sconosciuto, la maggior vivacitā del ritratto di Johan suggerisce un'esecuzione dal vero. Probabilmente la concezione formale iconografica di questa coppia di ritratti si rifā a quelli di Julius e Joseph Scaliger, incisi da Goltzius nel 1592 (Strauss 1977, nn. 319, 320, figg. 44, 45). Lowenthal (1975 e 1986) propone per questa coppia di ritratti una datazione tra il 1604 e il 1610, cronologia confermata anche dai caratteri stilistici che impongono comunque di non andare oltre il primo decennio del Seicento. 
B0010-00063 
B0010-00063 

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