Allegoria dell'Asia - Allegoria dell'Asia - dipinto
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Allegoria dell'Asia - Allegoria dell'Asia - dipinto
Allegoria dell'Asia
Questo rame raffigurante l'"Allegoria dell'Asia" (firmato e datato 1667) e il suo pendant con l'"Allegoria dell'America" (inv. 759) sono significativa testimonianza della collaborazione tra Erasmus Quellinus II e Jan van Kessel I che ebbe luogo a partire dalla metà del settimo decennio del XVII secolo, momento in cui si datano altre opere innovative e virtuosistiche dei due pittori anversesi, come la serie di originalissimi dipinti su rame raffiguranti i "Quattro Continenti", oggi a Monaco (Alte Pinakothek; inv. nn. 1910-1913). Iconograficamente i due dipinti milanesi sono costruiti secondo un modello prossimo a quello proposto dai "thesauri exoticorum" letterari, ovvero attraverso il ricorso ad "allusioni figurate" alla produzione artistica, alle manifatture locali, ai corredi militari tipici del continente che si rappresenta. La personificazione del continente asiatico posta all'interno dellaoc rnice modanata è una figura femminile vestita alla turchesca recante in mano uno scrigno colmo di gioielli. Tutt'intorno il dispiegarsi allegorico di oggetti allusivi alla flora, alle manifatture, all'arte militare, nonchè alla religione seguite in Oriente. Le due opere del Castello facevano parte di una serie completa dei Quattro Continenti comprendente anche l'"Allegoria dell'Europa" e l'"Allegoria dell'Africa". E' ipotizzabile che uno dei rami smembrati della serie possa riconoscersi nella cosiddetta "Vergine contornata da simboli di Vanitas" di collezione privata belga (foto Londra, Witt Library), da leggersi in realtà come "Allegoria dell'Europa" (personificata nella Chiesa di cui Maria Vergine è regina). Qualora l'ipotesi fosse corretta si avrebbe un ulteriore elemento riguardo alla circostanza di committenza del prezioso insieme smembrato: nell'"Allegoria dell'Europa" sopra menzionata infatti, sotto al cartiglio recante il nome di Alessandro VII, un foglietto con l'iscrizione "Martino Ambrosio Capello" - che fu vescovo di Anversa nel periodo in cui i dipinti vennero realizzati - fornirebbe il nome del possibile committente dei quattro rami.
B0030-00522
B0030-00522