Madonna del Latte - dipinto
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Madonna del Latte - dipinto
L'opera proviene dalla collezione di mons. Giuseppe Battaglia, che fu vescovo della Diocesi di Faenza-Modigliana dal 1944 al 1976. Presumibilmente alla sua morte, avvenuta nel 1984, l'opera pervenne a Bergamo, sua diocesi di origine. L'opera, già in collezione Rogni, è una replica del dipinto conservato all'Accademia Carrara (inv. 81LC00171), appartenente al fondo Lochis e databile al 1520. L'attribuzione ad Andrea Previtali, confermata oralmente al vescovo da Locatelli Milesi, Roberto Longhi e Mauro Pellicioli, è ribadita nello studio di I. Chiappini, che data l'opera a dopo il rientro del Previtali a Bergamo dal soggiorno veneziano, rientro databile al 1512. Il volto della Madre, lievemente inclinato, con gli occhi abbassati e con la bocca chiusa in atteggiamento pensoso, è quasi identico, seppur disposto specularmente, a quello presente nella "Madonna col Bambino tra San Giuseppe e Santo Stefano", conservata in collezione privata romana ma proveniente da Bergamo, che è stata datata da M. Lucco al 1513 ca. (in Bergamo. L'altra Venezia. 2001). Tra questa e la versione della Carrara, caratterizzata da una maggiore luminosità nel paesaggio e da un addolcimento della fisionomia della Madonna, è difficile stabililire l'esatto rapporto di dipendenza.
BG140-00033
BG140-00033