. . . . . . . . . "Storie di Daniele - decorazione pittorica"@it . . . "BS230-00566" . "La decorazione pittorica si articola sulle tre grandi pareti del presbiterio. Quelle laterali sono a sesto acuto, mentre qualla di fondo è a tutto sesto, segnata in centro dalla pala di Callisto Piazza, già in loco all'epoca dell'intervento di Romanino. Dedicato a Daniele, uno dei quattro grandi proferti insieme a Ezechiele, Geremia e Isaia, il ciclo si presenta oggi molto lacunoso e alcune scene di difficile riconoscimento. Pare certo che la scena sul lato destro sia quella relativa ai tre compagni di Daniele, condannati alla pena della fornace e miracolosamente salvati. Sulla parete di fondo invece si è proposto di individuare le rappresentazioni dell'Ultima cena (a sinistra) e del Cristo alla colonna o più verosimilmente della casta Susanna scagionata da Daniele (a destra). Infine sulla parete sinistra, l'Ingresso di Cristo a Gerusalemme o meglio Giuda che contratta il tradimento di Cristo, come suggerisce la presenza di una borsa colma di denari."@it . . . . "BS230-00566" . . . . . . . . . "Il ciclo venne realizzato da Romanino verso la metà degli anni trenta del Cinquecento, immediatamente dopo l'impresa di Pisogne, quando la chiesa di Sant'Antonio venne investita del titolo di parrocchiale e diventava necessario completare la decorazione del presbiterio, all'epoca recante solo gli affreschi realizzati da Giovanni Pietro da Cemmo sulla volta. A Breno Romanino rivela una maturazione che lo porta a attenuare la potenza dell'anatomia e l'amplificazione dei gesti delle figure e soprattutto a organizzare lo spazio attraverso episodi che si affiancano in modo disordinato, senza soluzione di continuità, con una distribuzione asintatttica dei piani e prospettive a volte imprecise. Queste scelte rivelano gli indizi di una rivolta antirinascimentale e di una irregolarità di linguaggio che poi diventeranno una costante della produzione pittore. Emerge anche l'attitudine alla resa psicologica dei personaggi, a una frenesia compositiva e soprattutto a un tipo di stesura aspra, quasi abbozzata, in linea con una metodologia di lavoro \"alla prima\", ovvero senza disegni di spolvero sulle pareti, ma con la sola traccia di bozzetti e disegni che dovevano solo predisporre la collocazione dei personaggi principali."@it .