. . . . . . . "Il dipinto giunse nella collezione del notaio Luigi Lechi dalla raccolta della famiglia Valotti attraverso il matrimonio di Maria, figlia del conte Valotti e di Barbara Fenaroli Avogadro, con Teodoro Lechi, nonno del notaio. (Notizie storico-critiche relative al progetto di catalogazione dell'anno 2005).\nLe caratteristiche e il formato lasciano supporre che la tela appartenesse a una perduta serie di quindici Misteri del Rosario, soggetto a cui Gandino si dedicò con\nperseveranza durante la sua carriera. Le tinte brillanti e l¿accostamento dei colori trattati con singolare finezza richiamano al possibile giovanile soggiorno dell¿artista\npresso la bottega di Paolo Veronese (1528-1588). Lo schema compositivo del soggetto è una variante delle numerose annunciazioni dipinte da Gandino e\nquesta potrebbe essere la prima in ordine di tempo, ancora fortemente legata al manierismo di Veronese nella torsione e nel gesto dell¿angelo, ma anche nello\nsfondo con un¿architettura decisamente palladiana. L¿opera proviene dalla chiesa bresciana di San Domenico (demolita nel 1883) e accompagnava la Madonna del\nRosario qui affiancata. Il dipinto è giunto nella collezione Lechi per eredità dalla famiglia Valotti. (Notizie storico-critiche relative al progetto di aggiornamento di catalogazione del 2013-2014)."@it . "BS370-00024" . . "BS370-00024" . . "Annunciazione - dipinto"@it . . . . . . . . . . . . . . . "La tela è montata entro una cornice coeva di legno intagliato e dorato, realizzata per completarla."@it . . .