Ritratto di vecchio seduto con libro - dipinto
https://w3id.org/italia/lombardia/data/historic-artistic-property/C0050-00270 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/HistoricOrArtisticProperty>
                                
                                    Ritratto di vecchio seduto con libro - dipinto 
                            
                        
                                
                                    Il dipinto fu acquistato da Giacomo Carrara nel 1758 ad un prezzo superiore rispetto a tutti quelli relativi a opere d'arte registrati nel libro contabile "Memorie di carattere" ("Adì d.o [24 novembre 1758] spesi in un superbo ritratto del Morone rappresentante un vecchio con barba seduto con tutte due le mani. L. 220"). Non sappiamo tuttavia da chi acquistò il dipinto, forse proveniente da casa Righetti (cfr. R. Paccanelli, 1999, p. 122). Nel corso della sua vita Giacomo Carrara arrivò a possedere ben 32 dipinti di Moroni e contribuì ad ampliare la conoscenza di questo pittore, considerato fino al quel tempo solo una gloria locale bergamasca. L'attribuzione dell'opera a Moroni è unanime e sostanzialmente concorde anche la considerazione cronologica che si assesta agli anni finali della sua attività, nell'ambito della cosiddetta "maniera grigia"o "cinerina". La gamma cromatica ristretta ma sapientemente modulata, la semplificazione dell'impaginato e la dilatazione del fondale, nonché il taglio del ritratto, che trova strette affinità con il "Ritratto di Giovanni Antonio Pantera" agli Uffizi o con il cosiddetto "Maestro di scuola di Tiziano" alla National Gallery di Washington, è il risultato finale di una continua ricerca del maestro verso l'ideale di "ritratto naturale" codificato dalla trattatistica coeva. L'intensità della rappresentazione e le scelte cromatiche trovano ulteriori affinità con il San Girolamo nel quadro nel Duomo di Bergamo, datato 1576, e con i Santi Andrea e Pietro nella pala della parrocchiale di Fino del Monte, eseguita l'anno successivo (P. Plebani, 2014).
Mina Gregori ha chiarito l'equivoco talvolta creatosi negli studi tra questo ritratto e il "Ritratto di vecchio" proveniente da casa Bettami e giunto nelle raccolte dell'Accademia Carrara come deposito dell'Ospedale maggiore (inv. D25). 
                            
                        
                                
                                    C0050-00270 
                            
                        
                                
                                    C0050-00270